Verifiche fiscali: trovarsi pronti grazie al parere pro veritate

Grazie al parere pro veritate, si possono identificare tutte le criticità contabili che possono portare a segnalazioni da parte della Guardia di Finanza. I dettagli nell’articolo.
In arrivo verifiche fiscali a tappeto
A partire da giugno-settembre, è molto probabile che l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza intensifichino le verifiche fiscali nei confronti dei contribuenti. Queste misure si inseriscono in un nuovo programma dell’UE, finanziato con 900 milioni di euro, e mirano a contrastare l’elusione e l’evasione fiscale favorite dalla pandemia in corso.
Inutile specificare che anche e soprattutto le Società saranno soggette a maggiori controlli – complice l’eventualità che possano aver usufruito dei bonus a sostegno delle attività chiuse durante il lockdown – dal cui esito potrebbe generarsi un effetto domino con ripercussioni (anche molto gravi) sul patrimonio societario.

Per meglio comprendere cosa possano implicare le irregolarità emerse dai suddetti controlli, e perché si rischia l’effetto domino, proponiamo a titolo d’esempio il seguente scenario.
Perché si rischia l’effetto domino? Lo scenario
Supponiamo che la Guardia di Finanza, in seguito alle verifiche fiscali, abbia riscontrato delle violazioni (anche dubitative) e ne abbia dato comunicazione.
Questa prima contestazione di addebito non è un accertamento definitivo, perché spetta agli accertatori successivi l’onere di valutare se si tratti effettivamente di violazioni, ma può comunque essere oggetto di segnalazione alla Procura della Repubblica.
Di conseguenza, i responsabili della Società verrebbero iscritti nel registro degli indagati e, qualora previsto, verrebbe disposto il sequestro preventivo per equivalente con tutte le ripercussioni del caso (compreso il rischio mediatico).
Ipotizziamo, ad esempio, che la Società abbia ottenuto dalla Banca un fido per anticipare il pagamento di fatture. Come si comporterebbe la Banca in caso di sequestro preventivo nei confronti della Società cliente?
Per prima cosa chiederebbe il rientro del fido e/o di non anticipare il pagamento di suddette fatture, con effetto domino sulla tenuta dei conti societari.
Se poi la Società ha come cliente la Pubblica Amministrazione – che paga in tempi lunghi e solo previa esibizione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) – verrebbe a mancare la liquidità necessaria per versare i contributi e richiedere il documento, dunque la Società non potrebbe riscuotere i propri crediti.
Arrivati a questo punto, una domanda sorge spontanea: come proteggere il patrimonio e gli organi sociali dalle verifiche fiscali?
Il parere pro veritate protegge la Società dalla verifica fiscale
Lo Studio legale Annino propone un parere pro veritate sull’esito di una simulazione di verifica fiscale da effettuarsi sugli ultimi due anni e sull’anno in corso.
Attraverso il parere si potranno evidenziare le criticità – possibili cause di SOS (segnalazioni di operazioni sospette) da parte della Guardia di Finanza – e quindi sanare le incongruenze sulla contabilità dovute a errori, prassi scorrette o mancato recepimento delle normative di settore.
In tal modo si proteggerà sia il patrimonio da sanzioni o sequestri, sia l’Amministratore o il Legale rappresentante da possibili contestazioni penali.
Qual è il costo del parere pro veritate?
O meglio, quanto vale una verifica fiscale senza contestazioni e dalla quale emerge una gestione societaria onesta?
Salvo casi particolarmente complessi, il costo si aggira tra i 6.000 e i 10.000 euro in base alle dimensioni della Società. Queste vengono determinate tenendo conto degli ultimi 2 bilanci con note integrative e dichiarazione dei redditi.
In caso di accettazione del preventivo di spesa – formulato in seguito a un attento esame della documentazione – l’importo si dovrà versare tramite bonifico bancario, a cui seguirà l’emissione della fattura.
Al contrario, non si dovrà corrispondere alcun importo in caso di non accettazione.
Quanto tempo occorre per redigere il parere?
A partire dalla ricezione dei documenti, ci vogliono 30 giorni per redigere il parere. La data di consegna è comunque indicata nel preventivo di spesa.
Il parere pro veritate verrà spedito in busta chiusa e posta riservata all’Amministratore o secondo le indicazioni del Cliente.
Serve un appuntamento?
A causa della situazione sanitaria attuale, salvo particolari esigenze, qualsiasi adempimento avviene online.
In caso di conferimento dell’incarico allo Studio legale Annino, documentazione e attività di verifica saranno coperte dalla massima riservatezza.
Facciamo presente che, oltre a redigere il parere pro veritate sugli esiti di verifiche fiscali, lo Studio legale Annino offre assistenza per:
● l’esame di eventuali verbali di accertamento e contestazione della GdF;
● pareri e/o ricorsi alla Commissione tributaria;
● la difesa in ambito penale.
Contatti
Per qualsiasi informazione, potete contattare lo Studio Annino al numero 06.91932499, dal lunedì al giovedì, dalle 16:00 alle 19:30.
In alternativa, potete scrivere una mail ad avv.annino@libero.it (indicando nome e cognome, dati della Società e contatto telefonico).
Importante: non sarà dato seguito alle comunicazioni anonime o con dati incompleti.